Recensione in ANTEPRIMA: "OSSESSIONE COLOR CREMISI" di Simona Liubicich






Genere: Romance storico/ Erotico
Editore: Harlequin Mondadori
Pagine: 233
Prezzo: € 12,90
Prezzo ebook€ 6,99
Uscita: 14 Aprile 2015









Sinossi:
Londra, 1888
Nessuna donna può dirsi al sicuro, mentre le gelide nebbie invadono le strade della metropoli sulle riva del Tamigi. Né le più sfortunate, nei vicoli di Whitechapel, dove la minaccia di Jack lo Squartatore si annida nell'ombra. Né le dame dell'alta società vittoriana, schiave di rigide convenzioni e riti soffocanti, sottomesse a padri e mariti. Olivia Lancaster non fa eccezione. Figlia di un nobile molto in vista, viene promessa in sposa al più viscido e rivoltante degli uomini, nonostante lei si opponga con tutte le sue forze. D'altra parte Olivia è una ribelle per natura. Erborista e filantropa, non si considera affatto inferiore in quanto donna ed è disposta a rischiare di persona pur di ottenere ciò che vuole. Anche l'uomo che desidera. Ethan Rowland, Conte di Stafford è stato il suo sogno proibito fin da quando era una fanciulla ed ora è pronta persino a incastrarlo con una scena di seduzione per compromettersi con lui e indurlo alle nozze riparatrici. Ma se Ethan si trova d'accordo nel godere delle grazie peccaminose di Olivia, di certo non è uomo che ami essere manovrato. Nemmeno dalla più sensuale e scandalosa lady di tutta l'Inghilterra.






1888. Olivia Lancaster incede per le vie di Whitechapel vestita in maniera irriconoscibile e logora,  seppure le movenze ne tradiscano le origini nobiliari. Jack lo Squartatore è in agguato, così come le pesanti ombre che, distendendosi con il gravare del buio, rendono macabro e tenebroso ogni vicolo sudicio del quartiere.
Lady Olivia, incurante del pericolo, corre da una casa all'altra, la missione misericordiosa di aiutare il prossimo è l'unico faro a illuminare la sua ragione. Più dell'amore adolescenziale che la lega al libertino Stafford, che di lei non sa più nulla dalla tenera età infantile, più dei conflitti con il dispotico padre, avvelenato da una malattia chiamata risentimento, ciò che muove il cuore della nobildonna è lo spirito altruistico che la porta, sovente, a rischiare la vita per i sobborghi di una Londra pericolosa e meschina. 
Un matrimonio concordato, però, incombe sul suo spirito battagliero; un legame assolutamente non voluto perché non dettato da una volontà amorosa, bensì dal vile denaro e dalla bieca ottusità di un genitore troppo ripiegato sul proprio passato per valutare con obiettività ogni situazione che veda la figlia come protagonista assoluta. 
Cosa fare, per sfuggire alle grinfie sudice e untuose di un vile come Elliot Rothford? Fare leva sulla propria bellezza mai ostentata, in grado di offuscare la preziosità di una sala intera, sarà sufficiente a salvare Lady Lancaster da un destino di cocente delusione? E Ethan Stafford sarà pronto a capitolare sotto i colpi del suo fascino o cadrà vittima della sua mente arguta? 
Il tempo stringe e l'unica soluzione possibile è anche quella meno probabile. Ma l'amore tesse trame che la mente neanche suppone, e Ethan Stafford se ne renderà conto, suo malgrado, ammaliato da uno splendore inaspettato e fulgido.
Simona Liubicich: dire che torna sulle scene sarebbe riduttivo, esplode in un tripudio di sensazioni quasi esaustivo. Il fatto è questo, gente, quando si dice che uno scrittore acquisisce pratica con il tempo, non si dice corbelleria o si nutre mera speranza. È proprio così e la Liubicich... cavoli se ne da la prova! 
La sua ossessione, impregnata di noir, pennellata di erotismo al cardiopalma, densa di una passione latente che pian piano sfocia in un amore senza eguali, degno di un romance come Iddio comanda, non convince: entusiasma. 
Vi starete chiedendo se io non stia esagerando. In fondo parliamo della Liubicich, la fondatrice di uno dei gruppi più popolari su facebook per le scrittrici italiane, amica di parecchie di noi. Non è che stai facendo una recensione per piaggeria, cara Federica? Bene, io vi sfido. Vi sfido a prendere il libro di Simona e immergervi nella Whitechapel di fine 800. Vi sfido a non innamorarvi di Ethan Stafford, di non spasimare per le sue attenzioni, a non innervosirvi davanti all'ottusità del Signor Lancaster, a non ammirare le fini stoffe che Olivia indossa ritrovando la bellezza della propria femminilità. Vi sfido. Perché è vero che ritroviamo in Ossessione color cremisi tutti i particolari cari alla Liubicich, dalla forza delle donne, alla denuncia della violenza carnale (che comincio a sospettare sia più un desiderio di porre fine ai confini che la vita pone alla propria libertà, più che alla violenza fine a se stessa), al desiderio realizzato di modificare il carattere “libertino” di uomini impenitenti atti solo al mero piacere fisico prima di trovare “l'amore”, ma scopriamo anche il lato cupo di Simona, un talento incentivato dall'esperienza, una capacità di intensità che nei precedenti affiorava, ma non esisteva fino in fondo.  
Ho letto molte recensioni su autrici che secondo me valgono, recensioni che denigrano il lavoro certosino di talune, esaltando quello approssimativo di altre. Mi chiedo sempre più spesso se non sia io ad avere una visione distorta della realtà, delle vere capacità scrittoria di uno o di un altro autore. Poi, però, capita di imbattermi in romanzi come Ossessione color cremisi e mi dico che non posso non essere obiettivamente colpita. Colpita dal linguaggio, decisamente più accattivante, colpita dal contesto storico, davvero ben reso, colpita da come Simona sia riuscita, in un romance tinto di giallo, a far emergere dei temi a lei cari come lo studio approfondito per emergere in una società prettamente maschilista (e quella moderna lo è ancora) o come l'onestà ripaghi sempre, anche a discapito della propria rispettabilità. Olivia sbaglia, lo fa di continuo, ma tenta sempre di rimediare, di confessare le proprie colpe, accettando a capo chino le conseguenze, senza però rinunciare al proprio spirito battagliero. Onestà, una parola che ultimamente conosce dei confini talmente labili da rimanere nel limbo dell'interpretazione personale. Insomma, care lettrici e lettori: io vi sfido. Leggete Ossessione color cremisi e poi contattateci: siamo sicuri che non mi darete ragione?      






2 commenti:

  1. Non ho letto niente di questa autrice ed accetto la sfida, romance storico erotico, racchiude tutti i generi che amo e voglio vedere se riuscirà a conquistare anche me come voi!

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  2. bellissima recensione e libro meraviglioso di sicuro

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